Tutte le attività soggette a Sorveglianza Sanitaria sono tenute obbligatoriamente a nominare, secondo la normativa in vigore, il Medico Competente.
Se nel passato veniva semplicemente definito “Medico del Lavoro”, oggi si può affermare con tranquillità che il ruolo di questo specialista in medicina del lavoro si è evoluto in un articolato ruolo di consulenza nell’ambito della prevenzione aziendale.

Tra gli incarichi più importanti rivestiti dal Medico Competente nominato:

• Collaborazione alla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi
• Redazione del Protocollo Sanitario per ciascuna mansione presente nell’organico Aziendale
• Esecuzione delle diverse tipologie di Visite Mediche previste dalla normativa
• Esecuzione dei sopralluoghi sugli ambienti di lavoro
• Partecipazione alla riunione periodica ex art.35 D.Lgs. 81/08

L’elenco nazionale dei Medici Competenti è tenuto dalla Direzione Generale del Ministero della salute, presso cui i Sanitari che svolgono l’attività di Medico Competente sono tenuti a comunicare mediante autocertificazione il possesso dei titoli e dei requisiti abilitanti lo svolgimento di tale attività, previsti dall’art. 38 del D.Lgs. 81/08.
L’elenco è consultabile qui. 

La normativa prevede che vengano sottoposti a Sorveglianza Sanitaria i Lavoratori e i Soggetti equiparati (per esempio alcune categorie di Studenti) per i quali nella Valutazione dei Rischi sono evidenziate esposizioni a fattori di rischio sopra ad un determinato livello.
A scopo esemplificativo possiamo elencare alcuni dei fattori di rischio per cui la norma impone al Datore di Lavoro di nominare il Medico Competente e dare l’avvio al programma di sorveglianza sanitaria:
– esposizione a rumore e/o vibrazioni meccaniche
– movimentazione manuale dei carichi
– esposizione a videoterminali
– rischio chimico / agenti mutageni / cancerogeni
– rischio biologico
– lavoro notturno
– esposizione a radiazioni ionizzanti / ottiche artificiali

Sì, il D.Lgs. 81/08 cita la sorveglianza sanitaria dei Lavoratori come uno dei punti il Datore di Lavoro è necessariamente tenuto a considerare.
Se dalla Valutazione dei Rischi (documento obbligatorio, che deve essere comunque sempre presente in Azienda) emerge la necessità di nominare il Medico Competente ed effettuare i controlli medici previsti, l’omessa sorveglianza sanitaria è soggetta a pesanti sanzioni.

Dal momento in cui una Azienda decide di rivolgersi al nostro servizio di medicina del lavoro, è assistita in maniera completa in tutti i momenti del percorso della sorveglianza sanitaria.
Fra i compiti principali della nostra segreteria:
– Mantenimento e aggiornamento scadenze periodiche di visite ed accertamenti;
– Raccordo tra Azienda e Medico Competente per ogni aspetto burocratico e gestionale del rapporto ;
– Possibilità di custodire le cartelle sanitarie presso lo studio del Medico Competente;
– Servizio di aggiornamento tematico continuo;
– Funzioni di rapporto con gli Enti di controllo e verifica per specifiche necessità;
Il servizio è rivolto:
– Sia alle Aziende che nominano un Medico Competente attraverso la nostra Società;
– Sia alle Aziende che già hanno nominato un Medico Competente ed in accordo con quest’ultimo decidono di rivolgersi al nostro servizio.

In realtà non esiste una sola tipologia di visita medica che può essere svolta dal Medico Competente per i Lavoratori di una Azienda.
Vediamo brevemente quali sono i diversi tipi di visita medica a cui i Lavoratori potrebbero essere sottoposti, a seconda del diverso contesto e fase lavorativa in cui si trovino:
– Visita medica preventiva: Ha il significato di valutare l’assenza di controindicazioni alla mansione a cui verrà destinato il Lavoratore.
– Visita medica periodica: Si tiene a scadenza della periodicità emessa prevista dal Giudizio di Idoneità; serve a controllare lo stato di salute generale e a rinnovare l’idoneità alla mansione specifica.
– Visita medica su richiesta del Lavoratore: Effettuata qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.
– Visita medica in occasione di cambio mansione: Serve a verificare l’idoneità del Lavoratore ad una nuova mansione specifica, che può contemplare esposizione a rischi diversi da quella precedente.
– Visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro, nei casi previsti dalla normativa vigente.
– Visita medica preventiva in fase preassuntiva.
– Visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l’idoneità alla mansione.

Il contenuto minimo della cartella sanitaria è stabilito per legge.
Ai sensi dell’art. 25 del D.Lgs. 81/08, il Medico Competente ” istituisce, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria”. La cartella viene conservata dal Medico Competente nel rispetto del segreto professionale presso il luogo di custodia precedentemente concordato con il Datore di Lavoro (solitamente Studio Medico o Sede Aziendale).

Il giudizio di idoneità è l’opinione formulata, dopo opportune visite mediche, dal Medico Competente riguardo alla capacità di ciascun lavoratore di svolgere una determinata attività all’interno di un particolare ambiente lavorativo. Secondo l’articolo 41, comma 6 del D.Lgs. 81/08, il medico competente è tenuto a effettuare controlli adeguati su ogni lavoratore, con l’obiettivo di esprimere un giudizio, il quale deve rientrare in una delle seguenti categorie:

No, l’obbligo di sottoporsi a visita medica scaturisce dalla presenza di un rischio per la salute, il che implica che il datore di lavoro deve proteggere i propri lavoratori e nominare un medico competente che valuti l’idoneità del lavoratore a svolgere la propria attività lavorativa.

La sorveglianza sanitaria è una misura preventiva cruciale per garantire la salute dei lavoratori rispetto a eventuali malattie che potrebbero insorgere a causa di esposizioni prolungate a specifici rischi. Il medico competente è incaricato di definire eventuali limitazioni o prescrizioni necessarie per proteggere i lavoratori e, possibilmente, prevenire l’insorgenza di malattie professionali.

Il datore di lavoro è obbligato a garantire la sorveglianza sanitaria attraverso la figura del medico competente. Se un lavoratore si rifiuta di partecipare alle visite mediche e agli accertamenti sanitari richiesti dal medico, tale comportamento rappresenta un’ingerenza seria nel lavoro del datore di lavoro. Di conseguenza, in caso di rifiuto, il datore di lavoro deve intraprendere misure disciplinari per persuadere il lavoratore a cambiare idea.

È importante notare che il medico competente non può costringere il dipendente a sottoporsi a controlli sanitari, mentre il datore di lavoro deve seguire tutte le disposizioni previste dalla legge.